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...l’idea nasce dal desiderio di rappresentare soggetti che legassero da un lato i dipinti del mio passato "IL MONDO DEGLI ULTIMI" (uno spaccato della società degli anni ’80) che rappresentavano le figure degli anziani, degli emarginati, di uomini che hanno fatto della semplicità del vivere la loro esistenza, il loro fondamento filosofico, come "Enzo Sicuri", il viandante, i pescatori, la venditrice di limoni...; dall’altro, quello di mettere in evidenza una grande voglia di vivere, di respirare appieno la voglia di libertà, di grandi infiniti spazi da percorrere senza i legacci del quotidiano, come "Cavalli in Libertà", l’un l’altro accumunati per lo stesso verso, dagli stessi valori e dalla capacità di essere fuori dal tempo in una favola senza fine. L’espressività cromatica che li rappresentano č perciò la stessa, data dalla esasperazione descrittiva delle muscolature (nei cavalli) e dalla incisività nella rugosità dell’anziano segnato dal tempo e dalla vita, due concetti interpretativi che evidenziavano la loro similitudine. Fondere tutto questo su una stessa tela, assieme alla necessità di dare UN SENSO, un’anima comune, che andasse al di lā della semplice rappresentazione, ma che facesse sentire una nuova emozione, una storia non banale e fosse nel medesimo istante il racconto del nostro tempo, la cronaca di ciò che viene vissuto, pensato, sognanto. "I SENSI", č ciò che di meglio interpreta questa mia volontà, di attualizzare una gestualitā nata in tempi lontani che fanno ormai parte del patrimonio della memoria, ma che conservano un loro fascino interiore che ciascuno puō vivere a proprio modo e dove figurativamente uomini e animali ne sono i maggiori interpreti....
Virginio Lini |
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